LA LEVATRICE
Un giorno molto lontano, una donna, che già aveva partorito, usò la sua esperienza per aiutare un’altra donna. Fin da quel momento, la nascita è sempre stata considerata come un evento riguardante le sole donne, poiché esiste una complicità tale da renderle protagoniste assolute dell’evento stesso. La donna è sostenuta e aiutata, incoraggiata e confortata dalle altre donne, durante il parto, in particolare dalla levatrice. Già in Grecia e a Roma antiche, l’assistenza delle partorienti era fatta da donne anziane o che avessero avuto figli propri. Attraverso il corso dei secoli, si è sviluppata questa figura, alla quale ufficiosamente veniva riconosciuta la competenza di praticare l’arte ostetrica, “l’arte dello stare davanti” (con il senso di “essere pronte ad accogliere”), facoltà delle donne, che si tramandavano le pratiche l’una con l’altra. Colei che ne faceva richiesta La levatrice era visitata direttamente presso la propria abitazione dall’ostetrica. Quest’ultima veniva contattata alcuni mesi prima del parto e giunto il momento delle doglie era chiamata per l’assistenza al parto. La famiglia della partoriente, nel frattempo, preparava i panni, la brocca con dell’acqua pura di fonte, che era fatta bollire al fine di essere utilizzata. Al parto assistevano la madre e la suocera della donna, mentre era vietata la presenza del marito, dei maschi di casa e dei minori. Non appena il bambino veniva alla luce, si mostrava al padre che lo accoglieva felicemente. La levatrice non svolgeva il lavoro per il guadagno, ella era pagata in natura. Ha potuto esercitare liberamente la “professione” fino agli anni ’50, quando si pretese il rispetto di leggi e autorizzazioni già esistenti. La levatrice, poiché aiutava a dare la vita, era un personaggio circondato da un’aria di sacralità, godeva di un grande prestigio e di grande autorevolezza. Era testimone del succedersi delle generazioni, della discendenza di molte famiglie, garantiva l’identità di ognuno. Nel paese conosceva davvero tutti e tutto; per questo motivo ella era rispettata e la sua opinione suscitava un’attenzione particolare.