LA LEVATRICE

LA LEVATRICE

Un giorno molto lontano, una donna, che già aveva partorito, usò la sua esperienza per aiutare un’altra donna. Fin da quel momento, la nascita è sempre stata considerata come un evento riguardante le sole donne, poiché esiste una complicità tale da renderle protagoniste assolute dell’evento stesso. La donna è sostenuta e aiutata, incoraggiata e confortata dalle altre donne, durante il parto, in particolare dalla levatrice. Già in Grecia e a Roma antiche, l’assistenza delle partorienti era fatta da donne anziane o che avessero avuto figli propri. Attraverso il corso dei secoli, si è sviluppata questa figura, alla quale ufficiosamente veniva riconosciuta la competenza di praticare l’arte ostetrica, “l’arte dello stare davanti” (con il senso di “essere pronte ad accogliere”), facoltà delle donne, che si tramandavano le pratiche l’una con l’altra. Colei che ne faceva richiesta La levatrice era visitata direttamente presso la propria abitazione dall’ostetrica. Quest’ultima veniva contattata alcuni mesi prima del parto e giunto il momento delle doglie era chiamata per l’assistenza al parto. La famiglia della partoriente, nel frattempo, preparava i panni, la brocca con dell’acqua pura di fonte, che era fatta bollire al fine di essere utilizzata. Al parto assistevano la madre e la suocera della donna, mentre era vietata la presenza del marito, dei maschi di casa e dei minori. Non appena il bambino veniva alla luce, si mostrava al padre che lo accoglieva felicemente. La levatrice non svolgeva il lavoro per il guadagno, ella era pagata in natura. Ha potuto esercitare liberamente la “professione” fino agli anni ’50, quando si pretese il rispetto di leggi e autorizzazioni già esistenti. La levatrice, poiché aiutava a dare la vita, era un personaggio circondato da un’aria di sacralità, godeva di un grande prestigio e di grande autorevolezza. Era testimone del succedersi delle generazioni, della discendenza di molte famiglie, garantiva l’identità di ognuno. Nel paese conosceva davvero tutti e tutto; per questo motivo ella era rispettata e la sua opinione suscitava un’attenzione particolare.

BUON ANNO, BUON 2021

Buon 2021 dal Consiglio Direttivo e dai Revisori dei Conti dell’ordine delle Ostetriche di Modena e Provincia, sarà un anno tutto da scoprire…

CHIUSURA PER LE FESTIVITÀ NATALIZIE

21/12/2020 – 06/01/2021

Nell’augurare a tutte le Iscritte/i all’OPO di Modena un Felice Natale e un sereno Anno Nuovo, si comunica che la segreteria dell’OPO rimarrà chiusa al pubblico dal 21 Dicembre 2020 al 6 Gennaio 2021.
Riaprirà il giorno 7 Gennaio dalle ore 9.00 alle ore 13.00

Buone Feste

Il Consiglio Direttivo

ORARI DI SEGRETERIA

La segreteria dell’OPO resterà chiusa il giorno 7 dicembre 2020 per le festività dell’Immacolata e riaprirà il giorno 9 dicembre 2020 e sarà aperta al pubblico in seguenti orari:

  • 9/12 – mercoledì – ore 13-17

ELEZIONI OPO 2020

MANCATA COSTITUZIONE DEL SEGGIO ELETTORALE

In giornata odierna all’apertura della prima convocazione per il rinnovo del Consiglio direttivo e del Collegio dei revisori dei conti dell’Ordine provinciale di Modena non è stato possibile costituire il seggio elettorale.

Dal 15/11/2020 la regione Emilia Romagna entrerà in zona Arancione Pandemia Covid-19, per cui si attendono ulteriori DPCM che andranno a chiarire la situazione pandemica per poi deliberare indizione di nuove elezioni e di quali prontamente informeremo tutte le iscritte.

Verbale di mancata costituzione del seggio elettorale

SAM – CONCORSO FOTOGRAFICO OPO MODENA

A seguito del concorso fotografico indetto nel mese di ottobre in occasione della Settimana Mondiale dell’Allattamento, si pubblica la graduatoria delle prime tre foto più votate:

classificata: FOTO n°10, autrice Dott.ssa Pedrielli Alice

classificata: FOTO n° 8, autrice Dott.ssa Giusti Laura

classificata: FOTO n° 4, autrice Dott.ssa Rossi Stefania

Le foto vincitrici sono visualizzabili cliccando sul numero della foto.

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